Nel 2012 Avis Cernusco, oltre a gestire iniziative, progetti, e la fondamentale chiamata alla donazione, si è preparata ad un importante passaggio di consegne: con il 2013, infatti, gli Avisini cernuschesi avrebbero dovuto avere, oltre ad un nuovo consiglio, anche un nuovo presidente, un nuovo segretario, un nuovo tesoriere, in un ricambio sancito dalle regole statutarie e utile per mantenere alta la vivacità associativa.
Dal 2005 un periodo di otto anni di stabilità nelle cariche espresse dal consiglio è stato, nel contempo, il tempo di una costante innovazione ed evoluzione non solo in stile comunicativo ed eventi, ma, più in profondità, nella stessa concezione dell’organizzazione della nostra Avis al suo interno e nelle relazioni con gli attori sociali, i donatori, le autorità, le associazioni, i vari livelli di articolazione avisina nazionale.
Con l’assemblea del febbraio 2013 si sarebbe poi insediato un Consiglio in cui esponenti degli anni precedenti avrebbero collaboreranno con nuove leve.
Anche nel 2012, pur mantenendosi ad alti livelli, Avis Cernusco ha registrato la più importante diminuzione di donazioni degli ultimi anni (-11,7%), tanto da spingere il consiglio uscente a domandarsi quale Avis avrebbe cooperato a gestire insieme al nuovo consiglio e al nuovo presidente.
Vale la pena ricordare dunque che avis è, a fine 2012, Avis cernusco.
Un’Avis importante per il sistema sangue, che fornisce costantemente da anni più di un quarto del sangue raccolto, a favore di chi ne ha bisogno, nell’Azienda ospedaliera di Melegnano.
Un’Avis che crede nella formazione, vi investe, trova soluzioni innovative d’avanguardia in rete con le Avis vicine, la provinciale, con Avis remote a vari livelli fino al nazionale
Un’Avis che crede nei giovani, li avvicina, li interpella, li accoglie, li sostiene e, al pari di ogni altro volontario, quale che ne sia l’età, ne valorizza disponibilità e competenze
Un’Avis punto di riferimento per l’associazione nella nona, interlocutore riconosciuto dalla articolazioni avisine di ogni livello, capace di dialogare con l’azienda ospedaliera, il comune, le aziende con la chiarezza del proprio ruolo, la consapevolezza del proprio valore, la percezione del proprio limite.
Un’Avis propositiva, aggregante, animatrice del “Protocollo del 9 maggio”, documento nazionale firmato dai vertici italiani di Avis, Avo, Aido e Croce Bianca proprio a Cernusco
Un’Avis che dallo spettacolo ai new media, da Ale e Franz a Facebook sa intercettare ciò che piace e ciò che aggrega, veicolando in modi nuovi il messaggio iniziato nel 1927 a Milano dal dott. Formentano, nel 1955 a Cernusco dai nostri fondatori, tra cui il giovanissimo pio Mariani, cui oggi va un applauso ancora più caloroso
Un’Avis in cui abbiamo costruito una organizzazione che agevola chi entra, perché non esistono attività riservate o conoscenze esclusive, ma anzi sono aggiornati e diffusi strumenti che agevolino l’ingresso di nuovi volontari su tutti i lavori, a partire dai più importanti legati alla gestione del dono del sangue
Un’Avis che, proprio perché consapevole della sua storia, non guarda all’indietro, ma in avanti.
Nell’assemblea di febbraio 2013 il presidente uscente, Carlo Assi, ha accolto il nuovo presidente Cantù con queste parole:” Lo stesso Presidente, cui diamo un caloroso benvenuto, rappresenta una importante e positiva novità nel consiglio avisino.
Alle capacità organizzative ed espressive, già manifestate nell’associazionismo e nell’impegno civile, unisce una competenza specifica in ambito sanitario, una prossimità forte, per ragioni professionali, al Centro Trasfusionale nel quale si svolgono il 99% delle nostre donazioni, ed una flessibilità nella gestione del tempo che rappresenterà una grande risorsa per l’Associazione.
Non è un passaggio di consegne, non consegniamo nulla andandocene: è una positiva alternanza ed una salutare immissione di nuove energie in un corpo associativo già in grado, come ampiamente dimostrato, di evolvere e rinnovarsi”, consegnando all’assemblea il messaggio di una Avis consapevole e pronta: “Oggi è un giorno di legittima soddisfazione, di fondata speranza, di legittimo orgoglio. Oltre dati che potrebbero mortificare una compagine meno consapevole o meno motivata.
Oggi noi siamo pronti .
Pronti, con la salvezza dei nostri valori e dei nostri principi
Pronti, con un’organizzazione flessibile e adattiva
Pronti, per entrare nelle scuole, nei luoghi di aggregazione sportiva, nelle piazze, come sempre e sempre più
Pronti perché è il contesto cittadino che ci sostiene
Pronti perché è l’Avis che ci fornisce il fine.
Pronti perché è l’ignoto sofferente che riceverà il nostro sangue a darci la motivazione fondante.
Pronti, perché siamo l’Avis Cernusco, e il futuro è la nostra casa.
Siamo pronti, per un buon futuro.
Sempre. Ovunque. Subito.
Viva Cernusco, viva l’Avis!”