Covid-19 e donazioni di sangue e plasma, ecco come comportarsi se si risiede nelle “regioni rosse” (come noi).
I donatori possono continuare a donare sangue e plasma per garantire l’autosufficienza nazionale e, di conseguenza, sono liberi di uscire di casa per recarsi nei centri trasfusionali pubblici e associativi.
Il DPCM, che sarà in vigore a partire da venerdì 6 novembre fino a giovedì 3 dicembre, prevede lo stop agli spostamenti all’interno e al di fuori del proprio comune di residenza, così come al di fuori della regione, almeno per chi vive in una delle nuove “zone rosse” (Calabria, Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta). Misure stringenti disposte dal Governo allo scopo di frenare la nuova ondata di contagi da Covid-19.
Come riportano le due circolari pubblicate il 10 e il 24 marzo, infatti, la donazione di sangue ed emocomponenti rientra tra le “situazioni di necessità” per le quali sono consentiti gli spostamenti e che quindi permettono ai donatori di recarsi nei centri di raccolta pubblici o associativi.
Come già indicato nei mesi scorsi da AVIS con la campagna #escosoloperdonare, e più volte sottolineato anche dal Centro nazionale sangue, per garantire la sicurezza dei donatori e dello stesso personale sanitario, è importante prenotare la donazione, effettuare il triage telefonico e rispettare le regole per il distanziamento fisico.
Qui il modulo di autocertificazione http://bit.ly/AutocertificazioneEscoPerDonare